La Storia

UN “TORNEO” CHE NON TERMINA STASERA…

di Enrico Scoppa

E’ così che Giancarlo Trapanese il 9 luglio 1983 titola nel Corriere Adriatico un suo pezzo dedicato alla finale della 3° edizione del Trofeo Marche. Si giocava Santacroce-Splendor Loreto e oltre all’augurio ai protagonisti di vivere tanti altri momenti esaltanti come quello nella loro carriera sportiva, in quelle parole era palese il rimarcare l’importanza che aveva il torneo all’epoca e il “preludere” in un certo senso alla sua grande evoluzione futura, con la consapevolezza di scrivere di una manifestazione che avrebbe fatto parlare di sé per molto tempo. Ed aveva ragione.

Il trofeo Marche, ideato nella stagione calcistica 1980-81 da Enrico Scoppa, è stato organizzato da sempre dalla Cluentina calcio, una società che poteva contare al suo interno personaggi che avevano ed hanno sempre avuto particolare attenzione nei confronti del calcio giovanile. La scelta della fascia d’età dei partecipanti non è stata semplice tanto che il torneo è nato come rivolto agli esordienti (così nelle prime tre edizioni) per poi aprire le porte alla categoria giovanissimi. L’organizzazione curata con grande attenzione, gli sponsor, la stampa hanno garantito un decollo a livello nazionale che nessun torneo aveva mai avuto prima.

La sua definitiva affermazione in campo nazionale è stata dovuta ad una formula capace di stuzzicare la fantasia dei protagonisti che potevano misurarsi con squadre di varie regioni d’Italia e non con le solite squadre dello stesso comitato provinciale di appartenenza, come spesso succede anche adesso. Le tante novità quindi come elemento importante per il successo insieme ovviamente a tante fortunate componenti esterne. Per capirne poi gli effetti basta ricordare la partecipazione di squadre umbre, campane, pugliesi, toscane che ben presto, a partire della seconda fase, hanno dato vita ad inediti incontri per il calcio giovanile come Liberty Bari-Sangiorgese di cui ne parlano ancora i protagonisti di allora; Fano-Petriolo di cui se ne parlava come di un evento storico; Gianfardoni Terni-Santacroce, tutti elementi capaci di scatenare l’entusiasmo dei protagonisti e non solo.

Una delle tante novità, ad esempio, la cerimonia di apertura con la sfilata delle squadre partecipanti: una novità pazzesca per l’epoca. Non poteva mancare l’informazione attraverso la carta stampata e la televisione non solo locale ma anche nazionale (addirittura uno spazio fu dedicato alla manifestazione in un’edizione del Tg1 delle 13), curata con grande attenzione da giornalisti prestigiosi sia nella carta stampata che in video. Da ricordare, per esempio, uno su tutti Giancarlo Trapanese ora giornalista professionista che con grande attenzione ha seguito il torneo facendolo decollare. Il torneo seguito dalla stampa nazionale in cui grande attenzione è stata data da parte di Italo Cucci letteralmente innamorato del Trofeo Marche (anche qui, a memoria dei protagonisti dell’epoca, si rammenta un servizio all’interno del Guerin Sportivo, uno dei maggiori giornali sportivi di sempre).


Insomma tante novità alle quali faceva riscontro una segreteria funzionante e preparata, anche questa novità assoluta per quei tempi, guidata da Quintino Pieroni il mitico segretario che in proposito, in occasione della rinascita del torneo, ha ricordato tante squadre partecipanti perché le società avevano capito che le scelte messe in atto dalla Cluentina erano davvero concrete ed importanti”.
Da non dimenticare gli arbitri: una delle finali è stata diretta dall’arbitro Maurizio Mattei mitico fischietto treiese.

Tante le componenti che lo hanno fatto crescere ed affermare, la cui eco è ancora fortemente udibile; il torneo che dopo un breve stop per motivi legati alla società organizzatrice è tornato a far parlare di sè e vista la determinazione con cui sta lavorando la Cluentina il successo è sicuramente scontato.

L’attuale presidente del club biancorosso Massimiliano Marcolini, soddisfatto di come stanno andando le cose sottolinea che:
Il Trofeo Marche e la sua storia sono un patrimonio inestimabile della nostra società ed è una realtà del calcio giovanile non solo marchigiano. Sono certo che le edizioni a venire, come le ultime, faranno registrare numeri importanti a livello organizzativo con la partecipazione di squadre che vantano fra le proprie file potenziali campioncini come è successo in passato a partire da Morbiducci e Pagliari che dal calcio d’avvio della prima edizione hanno decollato nel calcio che conta con grande bravura avendo indossato maglie di club professionistici di serie A e B”.